Nel cuore di Trastevere, alla fine di un percorso goloso tra viuzze e botteghe, il picco glicemico impenna quando si raggiunge questa piccola boulangerie-pâtisserie dall’aria francese. L’anima, però, è tutta italiana: Giuseppe Solfrizzi, pugliese di Conversano, vi approda poco più che trentenne nel dicembre 2014 al termine di un viaggio iniziato all’alberghiero con tappa al Gambero Rosso per frequentare un corso professionale, e nella cucina di Alain Ducasse. Qui avrà l’occasione di mettere in luce il suo talento, tanto che sarà proprio il grande chef pluristellato a consigliargli di iscriversi all’Ecole Nationale Superiéure de Pâtisserie di Lione e ad assegnargli, una volta diplomato, il ruolo di pasticcere in uno dei suoi lussuosi hotel.
In questo angolo voluttuoso, Le Levain, si mangia tutti i giorni dalla mattina alla sera: si può iniziare la giornata con un fragrante croissant o un pain au chocolat; per la pausa pranzo, accanto alle baguette farcite e ai panini colorati di nero con il carbone vegetale, si possono gustare le quiche, dalla classica lorraine a quella - sublime - ripiena di baccalà, passando per croque monsieur, insalate e zuppe.