Non si può parlare della storia dell’uomo senza citare il ruolo fondamentale dell’agricoltura.
Già agli albori della civiltà umana, i primi contadini della Mesopotamia si chinavano sui campi e, utilizzando i loro rudimentali strumenti, si prendevano cura della terra per trasformare i semi in cibo. 23mila anni dopo, l’attività agricola non si affida più al caso e alla speranza di un buon raccolto. Gli strumenti si evolvono di pari passo con le esigenze degli uomini e con la loro volontà di ottenere prodotti migliori diminuendo al contempo gli sprechi.
Attualmente si sente spesso parlare delle meraviglie dell’agricoltura di precisione, anche chiamata Agricoltura 4.0, ma in cosa consiste esattamente questa tecnica d’avanguardia?
L’agricoltura di precisione è stata usata per la prima volta negli anni ’70 negli Stati Uniti, ma soltanto nei venti anni successivi le tecniche sono state affinate e si sono diffuse anche al di fuori del territorio americano. Si basa sull’implementazione di nuove tecnologie e strategie di gestione di tutte le attività. Ottimizza i processi produttivi, migliora la qualità del raccolto e la resa del suolo utilizzando le risorse in modo efficiente.
L’innovazione delle tecniche agricole comporta vantaggi per tutti gli attori del settore:
- Gli operatori agricoli sono più veloci e precisi e, essendo assistiti dalle macchine che evitano l’errore umano, meno stressati.
- Le materie prime sono gestite in modo strategico e più consapevole: questo comporta massima efficienza, riduzione degli sprechi e maggiore sostenibilità ambientale.
Per rendere possibile tutto ciò, le aziende agricole fanno uso di tecnologie diverse durante le varie fasi produttive. Le tecniche agricole di precisione più utilizzate oggi sono: l’utilizzo di satelliti e droni per ottenere immagini aeree dei campi e mappature topografiche estremamente precise in ogni momento e il collegamento delle macchine agricole con sistemi GPS che ne identificano la posizione in tempo reale. Nelle fasi di semina, concimazione e diserbo è molto utile per gli operatori poter vedere quali zone sono già state battute, per evitare di passare più volte sulla stessa area. I sistemi GPS notificano al lavoratore quando questo accade e, nel caso delle macchine più avanzate, è la guida assistita a correggere gli errori autonomamente.
Un’altra tecnica molto popolare è la fertilizzazione a rateo variabile: essa consiste nella mappatura del suolo e successiva concimazione in quantità variabili in base ai diversi bisogni delle colture. Anche il prelievo di campioni di terreno diventa un’attività automatizzata grazie alle immagini satellitari che calcolano i punti più opportuni, e dopo l’analisi, permettono di risalire alla loro esatta posizione.
Se l’agricoltura di precisione offre così tanti vantaggi all’uomo, perché se ne sente parlare ancora relativamente poco?
Secondo una previsione effettuata negli anni passati da Goldman Sachs – una delle più grandi banche di investimenti al mondo – il mercato della robotica agricola sarebbe arrivato a valere oltre 200 miliardi di dollari nel 2022, riducendo l’utilizzo di acqua, fertilizzanti e pesticidi. In realtà, in Italia la situazione è un po’ diversa: l’agricoltura di precisione si sta diffondendo piuttosto lentamente. Le cause sono diverse, ma principalmente legate a fattori finanziari: il parco macchine delle aziende agricole è poco aggiornato, perché la maggior parte di esse sono imprese di piccole o medie dimensioni, che difficilmente possono sostenere investimenti ingenti per l’acquisto di tecnologie all’avanguardia.
C’è però una buona notizia: già dal 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto degli incentivi per il passaggio all’agricoltura 4.0, contenuti nelle nuove Linee guida per lo sviluppo dell’Agricoltura di precisione in Italia. Tra i sostegni previsti c’è il Credito d’Imposta, che permette la detrazione delle imposte fino al 50% sugli investimenti effettuati dalle aziende per acquistare beni funzionali innovativi, come veicoli e attrezzature all’avanguardia.