Oggi vi presentiamo Michele Morbidini che dopo un’esperienza pluriennale nel settore ha scelto nel 2002 di sposare il progetto Molini Fagioli.
Per raccontare la nostra “Filiera di Esperienza” abbiamo consegnato la penna a chi ha vissuto in prima persona la trasformazione e l’evoluzione del molino in ogni suo aspetto. Michele Morbidini ha iniziato come cilindrista e, dal 2010, è diventato Capo Mugnaio.
Partiamo dalle origini. Quando nel 2002 ho deciso di iniziare questo nuovo percorso lavorativo, Molini Fagioli era una piccola realtà molitoria dotata, fin d’allora, di una grande lungimiranza nel volersi affermare come esempio nella produzione di farine d’eccellenza.
Sono qui da più di 20 anni e mi ritengo molto fortunato ad aver avuto la possibilità di vedere e toccare con mano il grande sviluppo e la crescita che ha avuto l’azienda coniugando in modo perfetto tradizione e innovazione.
In questi anni, che possono sembrare un arco temporale molto lungo ma in realtà non lo sono, ho vissuto in prima persona i tantissimi investimenti che il molino ha deciso di fare a livello strutturale, tecnologico e soprattutto sulle persone, cosa che non ho mai visto nelle aziende in cui ho lavorato precedentemente. Ho visto nascere un nuovo magazzino, nuovi silos e nuovi macchinari veramente all’avanguardia, tutto questo senza mai perdere il focus sull’obiettivo: produrre farine artigianali di qualità. Quest’ultima frase può sembrare un semplice slogan, ma dietro c’è un lavoro certosino e di altissimo livello. Per ottenere prodotti di qualità è fondamentale avere personale altamente specializzato ma non solo. È di primaria importanza avere attrezzature di ultima generazione, come selezionatrici ottiche ed entoleters.
Grazie alla selezionatrice ottica riusciamo non solo a scartare dal grano potenziali allergeni come soia e mais, ma anche ad eliminare i chicchi contaminati da eventuali micotossine che si possono sviluppare su di essi.
Gli entoleters li utilizziamo invece prima di stoccare le farine, questo passaggio è di primaria importanza per eliminare eventuali uova e insetti presenti sul prodotto. C’è un’attenzione massima al fine di ottenere un prodotto salubre e genuino che valorizzi la sua filiera: basta pensare alle disinfestazioni estive dei locali e dei macchinari che vengono svolte esclusivamente con la tecnica del “calore” evitando quindi gas tossici e insetticidi che impattano sull’ambiente e sul prodotto finito.
Molto importanti sono anche i processi produttivi e le scelte fatte nel tempo, come quella di non miscelare o addizionare le farine con altri prodotti. Per fare un esempio le nostre integrali non vengono ricostruite: maciniamo il grano nella sua interezza - quindi senza separare la crusca - per ottenere un prodotto finale vero, autentico e artigianale. Tutto ciò può sembrare scontato, ma non è così. È proprio grazie alla ricercatezza della qualità, ai progetti di filiera, ai prodotti sani e genuini che sia io che i miei colleghi ci siamo uniti e appassionati così tanto alla filosofia del molino.
Ci tengo a ringraziare Sorin, Paul, Luigi e Nicola per il grande lavoro e la grande passione che mettono ogni giorno in questo bellissimo progetto.