Abbiamo avuto il piacere di intervistare Mirko Boniolo, pluricampione di pizza in pala e vincitore del Campionato mondiale di pizza in teglia del 2018.
Ciao Mirko, quando è nata la tua passione per la pizzeria e come hai iniziato?
Finite le scuole superiori ho iniziato a lavorare in una pizzeria il fine settimana, poi ho aperto il mio primo locale nel 2009, in un paese vicino al mio. Facevo pizza al taglio, in teglia e classica. Ho iniziato ad apprezzare questo mondo e volevo guardarmi intorno per vedere come facevano gli altri, per questo ho iniziato a fare le gare. Mi hanno dato l’occasione di conoscere tanti maestri pizzaioli e ho imparato cose che altrimenti non avrei mai imparato.
Nel 2018 ho vinto il Campionato mondiale di pizza e da lì si sono aperte molte strade. Due anni dopo, nel 2020, ho aperto la mia pizzeria Sapori del Grano: locale con posti a sedere. Il mio cavallo di battaglia è la pizza in teglia, ma nel tempo ho esteso la clientela diversificando il mio prodotto: un giorno a settimana faccio la pizza in pala e il giovedì la pizza napoletana.
Sei riuscito a raggiungere tanti successi nella tua carriera; cosa hai dovuto sacrificare per arrivare dove sei ora?
In realtà non ho fatto sacrifici. Stare in pizzeria mi piace e lo faccio volentieri. Grazie alla mia attività ho una casa, una famiglia e tre bambini, ma tutto è nato dalla pizza. È il mio orgoglio e non lo considero assolutamente un sacrificio.
Quando hai iniziato ad utilizzare le farine Molini Fagioli nei tuoi impasti?
Ho conosciuto l’azienda nel 2021. Quando mi hanno parlato del progetto OIRZ, l’unica filiera certificata 100% italiana a Residuo Zero, ho subito provato le farine. Il progetto mi piaceva tantissimo e ci ho creduto fin dal primo momento. In particolare apprezzo la valorizzazione del territorio e delle nostre tradizioni. Mi piace utilizzare farine non industriali e ingredienti locali: ad esempio prendo la salsiccia dal mio macellaio di fiducia da sempre.
Insieme agli altri Zero d’Avanguardia, hai partecipato alla Festa del Raccolto 2023. Vorresti commentare l’esperienza?
È stata un’esperienza davvero unica. Parlare del progetto è una cosa, vedere con i propri occhi la raccolta e toccare il grano OIRZ ancora caldo è totalmente diverso, più autentico. Partecipare all’iniziativa mi ha aperto un mondo: da quando sono venuto ho ancora più a cuore il progetto.